AI Overview e SEO: come navigare nella nuova SERP?

L’AI Overview di Google è approdata anche in Italia, pronta a ridefinire le regole del gioco per chi si occupa di SEO (e non solo!).

Con il supporto del modello generativo Gemini, Google introduce una nuova modalità di ricerca: più interattiva, mirata e personalizzata. Un cambio di paradigma che non riguarda solo l’utente finale, ma anche chi crea contenuti e lavora per posizionarli.

In questo articolo esploreremo come cambieranno l’aspetto della SERP, la user experience e, soprattutto, le strategie per migliorare e implementare la visibilità online.

Cos’è AI Overview: una breve premessa tecnica

Lo strumento nominato “AI Overview” è un algoritmo generativo basato su Gemini, che offre risposte articolate a partire dalla sintesi dei contenuti preesistenti online.

L’utente che compie una determinata ricerca nel web può ottenere come primo risultato la risposta di AI Overview e successivamente i link organici, che avrebbe visualizzato in modo prioritario prima dell’introduzione di questa nuova funzione.

La SERPSearch Engine Results Page – di Google cambia il proprio aspetto: l’utente non troverà più in modo automatico un elenco di link in successione, ma si interfaccerà con qualcosa che assomiglia di più ad una chat.

Google inizia infatti a basare i propri risultati sull’intelligenza artificiale generativa, nello specifico mediante Gemini, proponendo all’utente delle risposte rielaborate a partire dalla combinazione di più fonti. Questa dinamica porterà inevitabilmente ad un calo dei passaggi necessari per soddisfare la domanda dell’utente e quindi ad una riduzione dei tempi di navigazione.

L’obiettivo in ottica SEO non è più solamente quello di apparire nelle prime posizioni della SERP, ma anche quello di essere una tra le fonti scelte da AI Overview, con lo scopo di ottenere maggiore visibilità.

Come funziona AI Overview

La funzionalità dell’AI Overview propone, come abbiamo anticipato, come risultato di ricerca un riepilogo organico e articolato, generato a partire dalla combinazione di contenuti già presenti online e adeguatamente indicizzati.

L’esigenza di una simile introduzione si fonda sulla comprovata incapacità degli utenti di porre domande strutturalmente corrette e idonee ai fini della propria ricerca. L’intenzione di AI Overview è infatti quella di fornire agli utenti la migliore esperienza possibile, offrendo loro una rapida ed esaustiva risposta al loro quesito o problema.

Grazie a questo nuovo strumento, la user experience sarà implementata e accelerata, consegnando all’utente una risposta completa e risparmiandogli il tipico percorso di ricerca online. Al posto di consultare svariati link, gli utenti avranno accesso ad una sintesi generata dall’AI, come risposta mirata alla loro ricerca.

Quando si genera un’AI Overview?

L’AI Overview non viene attivato per ogni tipo di ricerca, ma entra in gioco soprattutto quando l’utente pone domande complesse o articolate, che richiedono una risposta strutturata. È il caso, ad esempio, di interrogativi come “Qual è la differenza tra raffreddore e influenza?” o richieste che implicano un confronto, una spiegazione dettagliata o l’analisi di più variabili. Al contrario, per query molto semplici, dirette o di tipo navigazionale – come “Facebook login” – l’intervento dell’intelligenza artificiale tende a essere limitato o assente, lasciando spazio ai risultati tradizionali.

Attualmente quindi una risposta Overview non viene generata a prescindere dalla domanda, ma viene presentata nel caso in cui la ricerca presenti un alto grado di complessità. Qualora in rete non esista già una fonte capace di rispondere in modo esaustivo al quesito, l’intelligenza artificiale elaborerà automaticamente una fusione di più fonti preesistenti.

L’obiettivo è quello di migliorare l’esperienza in rete e di elevare la qualità e la personalizzazione delle risposte nei motori di ricerca. Google intende quindi sviluppare ulteriormente questo nuovo strumento, rendendolo sempre più interattivo, come se fosse una sorta di interlocutore virtuale per l’utente. L’AI Overview è infatti programmato per adeguare le proprie risposte, personalizzandole progressivamente in base al feedback del consumatore. In alcuni casi, infine, l’AI integra la risposta testuale con immagini e/o video, offrendo un risultato di ricerca più coinvolgente e impattante a livello visivo.

Gli effetti di AI Overview sulle abitudini di ricerca

Questo nuovo strumento, che sfrutta l’intelligenza artificiale per proporre all’utente dei contenuti più mirati rispetto alla sua ricerca, produce diversi effetti sulle modalità di navigazione del web. L’impatto dell’AI mode non è ancora misurabile con precisione, in quanto ci troviamo in una fase ancora sperimentale, ma è possibile fare comunque delle prime considerazioni.

Una delle conseguenze più determinanti dovute all’introduzione di AI Overview riguarda la riduzione dei click ai link tradizionali e del traffico nei siti web. Una fetta considerevole degli utenti, infatti, si accontenta e si fida della revisione proposta da Gemini, senza verificare o approfondire le informazioni mediante la consultazioni delle fonti sottostanti.

Ciò accade in particolar modo quando la risposta AI precede i link tradizionali e si posiziona come primo risultato della SERP, a discapito dell’indicizzazione organica. Ciononostante, pare che l’utente medio prediliga ancora il modello di navigazione tradizionale per le ricerche più complesse e che richiedono quindi maggiore approfondimento, oppure quando ricerca nello specifico delle fonti autorevoli.

Dall’introduzione di questa funzionalità, inoltre, si potrebbe verificare una riduzione significativa dei tempi di navigazione. Quando la sintesi dell’AI si colloca tra i primi risultati di ricerca, infatti, l’utente medio è meno propenso ad approfondire, consultando altre fonti. Sebbene questo meccanismo agisca a discapito della visibilità dei siti web, la soddisfazione dell’utente potrebbe invece aumentare, grazie alla consegna di una risposta rapida ed esaustiva col minimo sforzo.

Come garantire quindi un’adeguata visibilità al tuo sito web? La chiave è (ancora una volta!) l’autenticità del tuo contenuto. Ad oggi risulta fondamentale differenziarsi, raccontando i punti di forza che ti rendono originale e unico.

Cosa cambia per la SEO?

Per chi lavora nel mondo della SEO, l’arrivo delle AI Overview rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità. Da un lato, il fatto che Google fornisca risposte immediate e sintetiche direttamente nella SERP potrebbe ridurre il numero di clic verso i siti, soprattutto per le query informative. Dall’altro lato, essere citati all’interno di un AI Overview può diventare un potente strumento di visibilità: significa che il contenuto è stato ritenuto autorevole e utile, e può portare traffico altamente qualificato, composto da utenti già interessati e ben orientati rispetto al tema.

Come posizionarsi in modo efficace con AI Overview

Nonostante questa nuova funzionalità rappresenti un ostacolo al tuo posizionamento, indicizzarti con successo è ancora possibile: basta rispettare alcune regole nella realizzazione del tuo contenuto.

Se il tuo scopo è che l’AI scelga di integrarti come fonte nella sua risposta, il tuo contenuto online, che sia un articolo di blog o una pagina del tuo sito web, deve risultare:

  • Completo – deve descrivere in modo esaustivo l’argomento
  • Organico – ben scritto, in modo da essere facilmente rielaborabile dall’AI
  • Autorevole – le informazioni devono essere attendibili

Le dinamiche tradizionali della SEO, come metodo per posizionarsi in modo ottimale nella SERP, vengono quindi parzialmente riscritte. Non si tratta più solamente di parole chiave, ma l’AI predilige contenuti altamente leggibili e che siano fortemente coerenti con la query dell’utente. La struttura del contenuto, inoltre, deve agevolare una rapida rielaborazione da parte di Gemini, affinchè la fonte venga selezionata e inserita tra quelle consultate dall’AI.

La struttura e l’organizzazione del contenuto sostituiscono per importanza il ruolo delle parole chiave, in quanto per il sistema AI è fondamentale che un contenuto sia strutturalmente leggibile, con titoli e sottotitoli funzionali, e coerente con l’argomento.

Infine, è opportuno che il contenuto sia impostato in base alle domande frequenti degli utenti, che vanno soddisfatte in modo organico lungo il testo.

Conclusioni

In conclusione, l’introduzione di AI Overview da parte di Google costituisce un cambio di paradigma per le dinamiche della SEO e della navigazione nei motori di ricerca. Cambierà inoltre anche il rapporto tra gli utenti e la consultazione delle fonti. La SERP, infatti, proporrà sempre più spesso il riepilogo ad opera di Gemini, offrendo una risposta esaustiva e personalizzata in base alla query dell’utente. L’utente medio tenderà gradualmente a prediligere la sintesi ad hoc dell’AI, senza consultare le fonti organiche tradizionali.

L’avanzamento di questa funzionalità sempre più sofisticata rappresenta sicuramente un ostacolo per la visibilità dei link tradizionali, ma cavalcare il cambiamento è possibile.

I contenuti premiati dall’algoritmo dovranno essere autentici, completi e strutturalmente ben organizzati, cosicché siano facilmente riscrivibili dall’AI. Adattandoti alle nuove regole dei motori di ricerca, riuscirai a garantire un’adeguata visibilità alla tua attività e a rimanere competitivo